mercoledì 3 gennaio 2018

LE FRAGILITÀ DEL CUORE, SUSAN ELIZABETH PHILLIPS. Recensione


TITOLO: Le fragilità del cuore
AUTORE: Susan Elizabeth Phillips
EDITORE: Leggereditore
PAGINE: 384 
PUBBLICAZIONE: 16 novembre ebook- cartaceo 
GENERE: Contemporary romance 
PREZZO: € 16,00 cartaceo, 4,99 ebook


Lui è uno scrittore solitario la cui macabra immaginazione crea agghiaccianti romanzi horror. Lei è un'attrice con poca fortuna ridotta a mettere in scena spettacoli di burattini per bambini. Lui conosce una dozzina di modi per uccidere a mani nude. Lei ne conosce altrettanti per uccidere con le risate. Ma adesso che sono intrappolati insieme su un'isola innevata al largo della costa del Maine, lei non sta ridendo, perché quando era un'adolescente lui l'ha tradita. Quell'uomo sarà ancora temibile come lei ricorda o sarà cambiato?





Il freddo che penetra nelle ossa, la neve alta e dura, la notte tempestosa, e una donna con una salute precaria bloccata in mezzo al nulla. Benvenuti a Peregrine Island, un posto dove l'inverno è più inverno che mai. 

La cara Susan Elizabeth Phillips questa volta ci fa immergere in uno scenario a dir poco proibitivo. Atmosfere glaciali e rigide, che fanno venir voglia di stare a leggere accucciati al calduccio sotto le coperte, con accanto una tazza di tè bollente. Annie, trent'anni, ventriloqua di professione, dopo aver assistito la madre negli ultimi giorni della sua malattia, è rimasta senza un soldo e con dei consistenti debiti da pagare, accumulatisi per tentare di accontentare ogni eccessiva richiesta della donna morente. Per non perdere ogni cosa, non le rimane che andare ad abitare nell'unico posto che ha sempre odiato, il cottage a Peregrine Island che sua mamma ha ereditato dal suo ex marito. Unico vincolo per mantenere la proprietà è abitarci per almeno sessanta giorni l'anno, pena la perdita di ogni diritto. Ora che sua madre non c'è più questo gravoso compito spetta a lei, ma dove altro potrebbe andare nelle condizioni in cui si trova adesso? Con i suoi pupazzi come unici compagni, Annie affronta la bufera e quel posto spettrale che le ricorda ad ogni passo come sua madre sia stata un'eccentrica signora stimata da tutti, ma che non ha mai dato molto alla figlia, in termini di affetto e funzione genitoriale. Ma il motivo per cui Annie odia tanto quell'isola è soprattutto per la presenza di Theo Harp, colui che ha sconvolto la sua adolescenza e che ha addirittura cercato di ucciderla. 

Tra scontri taglienti, immaginari debiti e sensi di responsabilità, i due si troveranno di nuovo faccia a faccia, e più del dovuto, fino a scoprire verità che avevano tenuto nascoste. Apparenza che inganna, un sentimento mai dimenticato che si ripropone dirompente e travolgente. 

Le fragilità del cuore è una storia diversa dalle ultime lettere della Phillips. Nonostante siano ravvisabili i comuni tratti distintivi della sua scrittura: dialoghi brillanti, personaggi sagaci e descrizioni che rendono palpabili ambientazioni e stati d'animo animo, questa volta c'è qualcosa in più che ho particolarmente gradito. Un'atmosfera cupa e decadete con un antieroe gotico che ha il sapore di Heatcliff di Cime Tempestose. 
Come era possibile che qualcuno così bello fosse tanto crudele? La schiena possente, le spalle larghe e muscolose, il modo in cui si stagliava contro il cielo. Era tutto così strano. Non sembrava un mortale, ma parte del paesaggio: una creatura primitiva che non aveva bisogno di semplici comodità umane come calore, cibo... amore.
Theo è uno scrittore di romanzi horror, la sua fantasia è cruenta e sfrenata, cosa che spinge Anne a credere che il ragazzo problematico che le aveva fatto perdere la testa si sia trasformato in un adulto dalla dubbia stabilità psichica. Scontroso, bizzarro e dal fascino oscuro, Theo arriva come un demone tormentato in sella al suo scuro destriero, con un vento gelido che gli sferza il viso. Eppure queste condizioni impervie non lo spaventano, anzi, gli permettono di sentirsi ancora vivo, perché anche se Theo viene descritto come un uomo duro, a tratti spaventoso, è una persona che ha sofferto grandi dolori e perdite incommensurabili. Sono stata conquistata da Theo fin dalla sua comparsa. Il fatto di poterlo assimilare a uno dei miei personaggi maschili preferiti e che a volte le descrizioni virassero verso il Jack Nicholson di Shining, lo ha reso ancora più affascinante. 
Con i suoi occhioni, il naso lentigginoso e i capelli da furfante, gli ricordava una fata. Non di quelle fragili che guizzano aggraziate di fiore in fiore, ma una distratta. Il tipo di fata che inciampa su un grillo sonnecchiante invece di cospargere la sua polverina magica.
Annie come tutti i personaggi femminili descritti dalla Phillips è una mistura di forza e fragilità. Non è la classica bella donna, è piuttosto ordinaria, con i capelli sempre in disordine, un viso allungato che più che esprimere bellezza racconta una storia, la storia di una ragazza insicura, a cui la madre non ha mai infuso un briciolo di speranza. Considerata come una figlia senza nessun talento in particolare, i suoi pupazzi sono diventati i suoi veri amici. Anche qui la Philips è stata un genio nell'uso dell'espediente dei pupazzi per farci conoscere la vera Annie. Ogni burattino rappresenta per la donna una parte essenziale della sua personalità: la fragilità, l'ingenuità, la paura, l'inadeguatezza, il lato ribelle e quello oscuro, ma anche la speranza di essere salvata e vivere la favola che merita. 
Leo aveva la brutta abitudine di dar voce alle paure più profonde di Annie ed era inevitabile che si insinuasse tra i suoi pensieri. Era il burattino che le piaceva di meno, ma ogni storia ha bisogno di un cattivo.
È davvero strabiliante quando tutte queste entità, a cui Annie attribuisce un'anima, si trovano a discutere tutte insieme, sembra di assistere ad uno spettacolo in cui il palcoscenico è rappresentato da una sezione della testa di Annie. Ne Le fragilità del cuore c'è comunque tanto altro, c'è senso di rivalsa, lealtà, voglia di andare oltre e mostrare le proprie capacità.
I dialoghi tra i protagonisti hanno un crescendo, da cupi e autoritari si trasformano, divenendo sempre più caustici e brillanti per poi dare spazio alla passione. 
Affascinata da questa autrice che mi sorprende con ogni storia, vi consiglio vivamente di leggere Le fragilità del cuore. 
Era quello il problema con i suoi pupazzi. Dicevano verità che Annie non voleva affrontare.

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